1. Parlaci di te.
Mi chiamo Nathan, vengo dal locarnese e sono un seminarista del seminario diocesano San Carlo. Dopo un anno di commercio e 4 anni di liceo mi sono deciso a intraprendere la strada verso il sacerdozio in quanto sentivo il dovere di rispondere alla chiamata del Signore nel servirlo nella sua Chiesa. Come è nata la mia vocazione? È difficile dire quando sia iniziata. Da piccolo mi sentivo attratto dalla figura del sacerdote e giocavo a celebrare la messa. Andavo da solo a messa tutte le domeniche in quanto i miei genitori non erano praticanti. A educarmi alla fede sono state soprattutto delle suore e persone esterne alla famiglia. Dopo un distacco dalla vita della Chiesa durante la scuola media, negli studi liceali mi sono riavvicinato alla parrocchia. Quella fede trasmessa e ancora infantile si è trasformata a poco a poco in fede vissuta in modo più consapevole e questo mi ha portato passo a passo a riconoscere che il Signore mi chiamava a lavorare nella Sua Vigna.
2. Come ti sei avvicinato alla Facoltà?
L’avvicinamento alla facoltà è stato chiaramente “obbligato” in un certo senso dal percorso studi proposto dal seminario. Non sapevo bene cosa aspettarmi: Ero un po’ curioso, ma allo stesso tempo pensieroso.
3. Che ambiente hai trovato alla FTL?
Alla FTL ho trovato un ambiente famigliare. Alcuni miei coetanei frequentano diverse facoltà in tutta la Svizzera e spesso mi raccontano di avere trovato un ambiente molto distaccato tra professore e allievo; addirittura tra gli studenti stessi, spesso essendoci molta più competizione, si fa più fatica a instaurare amicizie. Nella facoltà di Teologia però non era così. Il rapporto con i professori è molto buono, ed essi sempre disponibili. L’ambiente tra noi studenti di teologia è fraterno, è come se fossimo una grande famiglia.
4. Come vedi il tuo futuro?
In teoria sono al mio ultimo anno di master. In futuro mi vedo come sacerdote al servizio di una parrocchia in Ticino. Non vorrei chiudere con la FTL, in quanto è importante per un sacerdote continuare la propria formazione a livello intellettuale, e spero di poter sempre seguire dei corsi. Certo non escludo un possibile proseguimento di studi dopo il master all’interno di questa facoltà, ma questo non dipende esclusivamente da me.
Mi chiamo Nathan, vengo dal locarnese e sono un seminarista del seminario diocesano San Carlo. Dopo un anno di commercio e 4 anni di liceo mi sono deciso a intraprendere la strada verso il sacerdozio in quanto sentivo il dovere di rispondere alla chiamata del Signore nel servirlo nella sua Chiesa. Come è nata la mia vocazione? È difficile dire quando sia iniziata. Da piccolo mi sentivo attratto dalla figura del sacerdote e giocavo a celebrare la messa. Andavo da solo a messa tutte le domeniche in quanto i miei genitori non erano praticanti. A educarmi alla fede sono state soprattutto delle suore e persone esterne alla famiglia. Dopo un distacco dalla vita della Chiesa durante la scuola media, negli studi liceali mi sono riavvicinato alla parrocchia. Quella fede trasmessa e ancora infantile si è trasformata a poco a poco in fede vissuta in modo più consapevole e questo mi ha portato passo a passo a riconoscere che il Signore mi chiamava a lavorare nella Sua Vigna.
2. Come ti sei avvicinato alla Facoltà?
L’avvicinamento alla facoltà è stato chiaramente “obbligato” in un certo senso dal percorso studi proposto dal seminario. Non sapevo bene cosa aspettarmi: Ero un po’ curioso, ma allo stesso tempo pensieroso.
3. Che ambiente hai trovato alla FTL?
Alla FTL ho trovato un ambiente famigliare. Alcuni miei coetanei frequentano diverse facoltà in tutta la Svizzera e spesso mi raccontano di avere trovato un ambiente molto distaccato tra professore e allievo; addirittura tra gli studenti stessi, spesso essendoci molta più competizione, si fa più fatica a instaurare amicizie. Nella facoltà di Teologia però non era così. Il rapporto con i professori è molto buono, ed essi sempre disponibili. L’ambiente tra noi studenti di teologia è fraterno, è come se fossimo una grande famiglia.
4. Come vedi il tuo futuro?
In teoria sono al mio ultimo anno di master. In futuro mi vedo come sacerdote al servizio di una parrocchia in Ticino. Non vorrei chiudere con la FTL, in quanto è importante per un sacerdote continuare la propria formazione a livello intellettuale, e spero di poter sempre seguire dei corsi. Certo non escludo un possibile proseguimento di studi dopo il master all’interno di questa facoltà, ma questo non dipende esclusivamente da me.